Carisma mariano
L’affidamento della nostra vita a Maria, l'Immacolata, è il fondamento della nostra spiritualità. Iniziamo ogni nuovo giorno con questo proposito, questa preghiera: “Vergine Immacolata, ti ricevo come dono di Gesù dalla croce e mi affido completamente a te”, espressione del nostro carisma e “regalo” speciale che abbiamo ricevuto da Dio.
Prima di morire sulla croce Gesù ci fece dono di sua Madre e affidò ciascuno di noi al suo amore e alla sua tenerezza, così come riporta san Giovanni nel suo Vangelo: “Donna, ecco il tuo figlio”, “Ecco la tua madre” (Gv 19,26). Per questo nel ricevere questa Parola ci sentiamo chiamati a viverla nel profondo del nostro essere, nel nostro stile di vita, attraverso la testimonianza e il servizio. L'affidamento a Maria, quando trova accoglienza in noi, ci trasforma interiormente in Lei, in modo costante e graduale, così come è stato per san Massimiliano Kolbe. È questo il nostro desiderio più grande, la nostra meta, il nostro ideale: essere Maria. Nessuno meglio di Lei visse di Dio e per Dio.
Carisma missionario
“Andate in tutto il mondo e annunciate la Buona Notizia” (Mc 16,15).
La parola che Gesù rivolse ai suoi primi discepoli, oggi continua a risuonare nei nostri cuori. Questo mandato ci spinge e motiva a vivere una dimensione missionaria amplia, rivolta al mondo intero, ma allo stesso tempo anche particolare, attenta a ogni persona che incontriamo.
Il nostro impegno di evangelizzazione fa tesoro della testimonianza e dell’insegnamento di padre Luigi Faccenda, nostro fondatore. Il suo sguardo di fede e di attenzione all’uomo, ispirato all’esempio di san Massimiliano Kolbe, continua ad essere riferimento importante per tutti noi.
Ci mettiamo inoltre a servizio della Chiesa locale e universale. Come missionarie siamo disposte a oltrepassare le frontiere dei nostri paesi d’origine per andare dovunque il Signore ci mandi attraverso l’obbedienza, consapevoli della bellezza e ricchezza particolare di ogni popolo, luogo e cultura.
LA TESTIMONIANZA DI MARIA SILVIA
Quando indossiamo la medaglia, è come se ricevessimo un abbraccio di protezione, una promessa silenziosa che non sia mo soli nella lotta. Maria diventa la nostra difesa, la nostra guida, il nostro rifugio. E la medaglia diventa il segno visibile di questa protezione, un simbolo che ci ricorda in ogni momento che c’è qualcuno che veglia su di noi.
Caterina Labouré, Parigi 27 novembre 1830: "Tutti coloro che la porteranno al collo riceveranno molte grazie; saranno colmati di benefici quanti la porteranno con fede".
Affidarsi alla Madre è mettere in buone mani il nostro cammino di fede. È mettersi in viaggio con lei
Maria, ti accolgo come dono di Gesù dalla croce e mi affido interamente a te. Ti offro quello che sono, che amo e che ho, perché risplenda in me la bellezza di Cristo.
L’affidamento è il gesto di fede con cui accogliamo Maria come madre. L’itinerario si realizza in un ciclo di incontri periodici, personali o di gruppo, in presenza e online.