Domande all’autrice:
Questa cura consiste innanzitutto nell’imparare ad ascoltare le proprie emozioni, nel riconoscerle dando loro un nome; in seguito, è necessario valutarle perché, se è vero che le emozioni colorano la nostra vita e la fanno uscire dalla monotonia, è altrettanto vero che spesso sono eccessive, esagerate. Saperle riconoscere ed eventualmente ridimensionarle ne permette una gestione matura, che è fonte di benessere.
Imparare ad attendere permette di non reagire in modo impulsivo, immediato e consente di lasciare uno spazio di tempo adeguato per valutare il proprio vissuto emotivo con distacco. Si eviterà così di rimpiangere eventuali reazioni non sufficientemente ponderate, che possono provocare un sano senso di colpa o di vergogna.
La psicologia mi ha insegnato l’importanza della misericordia, in quanto mi ha aiutato a percepire come spesso, al di là di quanto può apparire sbagliato o anche riprovevole, più che la cattiveria è presente una profonda sofferenza umana.
A tutti coloro che desiderano conoscere meglio se stessi e cambiare al fine di vivere più serenamente. Non credo che i riferimenti al Vangelo lo rendano accessibile solo ai credenti, perché nelle parole di Gesù è presente una saggezza che può essere fonte di vita per tutti, anche per coloro i quali vedono in lui semplicemente un saggio o un maestro di vita.
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I lavori assembleari si sono conclusi domenica 28 aprile con la Messa celebrata da Mons. Matteo Zuppi, cardinale di Bologna, insieme a sacerdoti, diaconi e tanti amici. Elisabetta Corradini è la nuova Direttrice generale dell'Istituto. A lei il nostro grazie per la disponibilità a svolgere questo importante servizio insieme al suo consiglio.
