Natale, parola che porta con sé tanta dolcezza, facendoci subito visualizzare nella memoria del cuore il sorriso delle persone a cui abbiamo fatto i nostri auguri e da cui li abbiamo ricevuti, evocando lo stupore di un regalo inatteso, il calore di un camino attorno a cui ritrovarsi a bere un tè caldo, la preghiera silenziosa e sempre stupita davanti al presepio allestito in casa o in una chiesa, e ognuno di noi potrebbe aggiungervi molto altro, in base alla propria sensibilità e alla propria esperienza. Ciò che avvolge ogni cosa però è anche ciò che dà senso a tutti questi gesti e incontri. E questo qualcosa è il clima di festa, legato all’attesa di una presenza. Attendere non è una pratica molto amata in una cultura del fare, del produrre risultati. Ma è una pratica densa di sapienza che la fede biblica ci consegna. «L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora», prega il salmista esprimendo il perché di questa attesa. E qui non possiamo non considerare la Vergine Maria nel tempo della sua attesa, mentre si avvicinava il giorno in cui avrebbe finalmente visto il volto del Salvatore. Quanta dolcezza e nostalgia di bellezza nei sentimenti di Maria prima del parto! Il suo segreto è il segreto dell’attesa, di cui Henry Nouwen scrive: «Il segreto dell’attesa è la fede che il seme è stato piantato, che qualcosa è iniziato. Così, aspettare non è mai un movimento da niente a qualcosa. È sempre un movimento da qualcosa a qualcosa di più». Se riuscissimo a dare alle nostre attese e anche all’attesa del Natale di quest’anno questo specifico sapore di speranza, saremmo tutti più contenti.
Forse allora abbiamo bisogno di restare svegli, nel presente, e qui attendere attivamente quel qualcosa di più che accadrà. Forse il sorriso di un bambino che sta per nascere, forse una carezza speciale per chi sente la nostalgia di una persona cara che non c’è più, forse la forza per chi sta per vivere un passaggio decisivo della propria vita. Esperienze diverse tra loro, ma ugualmente importanti.
×ž×¨× × ×ª×, Maranatha, Vieni Signore Gesù.
Monica Reale
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