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Madeleine Delbrêl

Il cielo in una strada

Domande all’autrice:

La sua biografia su Madeleine Delbrêl “Il cielo in una strada” ha un titolo a forte impatto. Ma chi era Madeleine e in che senso ha trovato il “cielo” nelle strade?

Madeleine Delbrêl è stata una poetessa, mistica e assistente sociale francese nata nel 1904 in una famiglia lontana dalla fede e ha vissuto gli anni dell’adolescenza e della prima giovinezza come accade a tanti ragazzi e giovani di oggi, che sono affascinati da molte cose effimere che non danno la felicità, quella vera. A un certo punto, da un’esperienza di grande dolore, Madeleine ha maturato una consapevolezza nuova che l’ha portata alla fede, e ha trovato la pienezza della vita, quella vita che prima le sembrava non avesse alcun significato, e si è donata tutta in un servizio di totale carità ai fratelli e alle sorelle “delle strade”, le persone intrappolate in esistenze difficili e senza luce, quelle che lei incontrava al bar, nel metrò, nei casermoni popolari di Ivry, alla periferia di Parigi. Per questo ho voluto intitolare il mio libro “Il cielo in una strada”. Perché la strada è stata per Madeleine il luogo in cui lei ha reso visibile agli altri il volto di Dio e il suo amore infinito per tutta l’umanità.

Madeleine Delbrêl ha avuto per la Madonna un amore profondo. Può dirci qualcosa in merito?

Tutti i credenti hanno una compagna di strada nella fede, una compagna amorosa e sicura, e questa è Maria. Così anche Madeleine ha vissuto la sua vita e il suo cammino di fede su questa terra sotto le ali della Madonna, possiamo dire. Per lei ha composto dei testi bellissimi, che vale la pena di conoscere e che io riporto fedelmente nel mio libro. Soprattutto lei ha vissuto facendo suoi gli insegnamenti di Maria, che io riassumerei in fede, ascolto, preghiera e servizio, Madeleine li ha interiorizzati e vissuti giorno dopo giorno, Maria è stata per lei una guida quotidiana da cui non si è discostata mai, e da questo anche noi possiamo trarre un bell’insegnamento di vita.

Da anni lei è una attenta biografa di figure di santi e persone esemplari. Come mai questa particolare attenzione?

Mi sono ritrovata “per caso” ad occuparmi delle vite dei santi, perché io avevo scritto fino a quel momento romanzi ed opere poetiche, oltre che saggi sul cinema, che è sempre stato la mia grande passione. Ma il “caso” noi sappiamo bene che non esiste, e in poco tempo, dopo i miei primi libri di carattere spirituale, la biografia di santa Edith Stein per Edizioni Immacolata, e la vita del giudice Rosario Livatino, oggi beato, allora figura esemplare di cristiano impegnato nella società, dopo questi due primi libri, a cui si sarebbero succedute altre biografie spirituali, ho capito con chiarezza che c’era un legame segreto, che a poco a poco mi si è rivelato, e che ha preso per me i contorni di un dono: lavorare a una biografia è faticoso, per tutte le fasi di studio, di raccolta e di numerose riflessioni che precedono la stesura vera e propria del testo, però è davvero impagabile il dono che si riceve quando si trascorrono tanti e tanti mesi in compagnia di figure così ricche di amore, di fede, di spiritualità. È come avere accanto a sé un pezzetto di cielo, si vive assorti in una dimensione di bellezza spirituale che regala giorno dopo giorno un profondo nutrimento per l’anima. Per questo dico che si tratta di un dono, e io lo ricevo ogni volta con gratitudine.

Cosa si augura che possano trovare i lettori nel leggere “Il cielo in una strada”?

Auguro ai miei lettori di trovare la gioia di vivere, che oggi è piuttosto difficile da trovare nel mondo, perché spesso si fa l’esperienza di una gioia effimera, di una felicità che non riempie il cuore. Attraverso le pagine de “Il cielo in una strada” essi incontreranno una donna del nostro tempo, che ha vissuto tante disillusioni prima di arrivare al porto della vera gioia, la sapranno riconoscere come “compagna di viaggio”, sarà un’amica che parlerà al loro cuore. E se poi vogliono comunicarmi le loro impressioni scrivendomi, sarò felice di accoglierli nel mio blog www.mariaamata.it che non a caso si chiama Il Posto delle Anime Sensibili. L’ho creato proprio per loro, per creare ponti di amicizia e uno spazio gentile nel web in cui ascoltare ed esprimersi.

Per finire, in che modo secondo lei la vita della Delbrêl parla a noi donne e uomini del 2023?

Madeleine ha molto da dire a noi, donne e uomini di questa epoca. Viviamo tempi difficili, e tanti sono in ricerca di qualcosa che riempia in modo non effimero la loro esistenza. C’è un vuoto di senso, spesso si coglie una nausea per la vita nei discorsi e nei comportamenti di tante persone, che sono come in balia di opposti venti e non sanno che direzione prendere per rendere bella e ricca di significato la propria esistenza. Ricevo spesso le loro confidenze, so che cosa si agita dentro il loro cuore, perché oltre che scrittrice sono anche terapeuta ed aiuto le persone a ritrovare la propria verità interiore, quel luogo in cui c’è solo amore e pienezza di vita. Ecco, dunque, che la vita di Madeleine Delbrêl ci fa da specchio: anche lei ha sofferto il vuoto, il non senso, e la disperazione di vivere così come il dolore emotivo per le perdite e per gli scacchi esistenziali sono cose che lei ha conosciuto bene, ma poi, quando ha iniziato a fare posto a Dio nella sua vita, quando ha lasciato che Lui prendesse il timone della sua esistenza, quando in altre parole si è lasciata amare da Dio, allora tutte le cose hanno acquistato un senso, si è trovata nella luce, e ne ha avuto in dono la gioia, una gioia imperitura, destinata a non morire mai.

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Il libro si può ordinare a info@kolbemission.org , acquistabile presso le Case dell'Immacolata ed è disponibile per l'acquisto anche online:

 

 

Primo piano

È il 27 novembre 1830 quando Caterina Labouré ha la seconda visione della Madonna a Parigi in cui ascolta queste parole: «Fa’ coniare una Medaglia secondo questo modello! Tutti coloro che la porteranno al collo riceveranno molte grazie; saranno colmati di benefici quanti la porteranno con grande fede».

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